Depuratore del Garda

Progetto Gavardo-Montichiari, costo di 300 milioni ed un impegno di 8 anni
Progetto rinnovo della sublacuale, costo 20 milioni ed un impegno di 3 anni

01/12/2023 – Bruxelles apre un’istruttoria
24/11/2023 – Esposto in procura per falso in atti pubblici
20/12/2017 – Protocollo Di Intesa Lago Di Garda E Convenzione Operativa

Eurotunnel VS Sublacuale
20 milioni di passeggeri all’anno in sicurezza per 37 km sotto la Manica, ma sotto il Garda 2 tubi in acciaio per 7 km sono un “problema”

01/12/2023 – Bruxelles apre un’istruttoria sul depuratore

Accolta la petizione del presidio 9 agosto, perchè ritenuta meritevole di approfondimento, sulle presunte violazioni delle direttive dell’UE.
Nel frattempo si sta procedendo all’affidamento della progettazione (articolo Giornale di Brescia)
Articolo Corriere della Sera
Articolo BresciaOggi

24/11/2023 – Esposto in procura per falso in atti pubblici

Il Movimento 5 Stelle denuncia opacità nella pubblicazione del “Documento unitario dei sindaci Gardesani” e accusa la presidente dell’ente, Maria Stella Gelmini, di conflitto di interessi. La richiesta di documenti ufficiali è stata ignorata, sollevando dubbi sulla validità delle firme e sulla trasparenza dell’ente interregionale. L’accusa è stata portata avanti attraverso azioni legali, evidenziando un presunto tentativo di occultare la questione
Articolo Corriere della Sera
Articolo Bresciaoggi

16/06/2023 – governo respinge la richiesta di rimozione del commissario

La maggioranza di Governo ha respinto la richiesta di cancellare la figura del commissario

29/05/2023 – Dichiarazione del comitati referendario acqua pubblica

(Articolo Bresciaoggi)
Il Comitato Referendario Acqua Pubblica contesta le dichiarazioni sul progetto del depuratore del Garda e la necessità di dismettere la condotta sublacuale. Secondo il comitato il depuratore non sia un alibi per privatizzare il ciclo idrico e la tecnologia adeguata per la sostituzione è disponibile e potrebbe essere realizzata in 24-30 mesi con una spesa di circa 15-20 milioni. Il comitato critica anche le alleanze politiche pro-privato e sostiene che l’interesse pubblico deve prevalere sulla privatizzazione dell’acqua.

19/05/2023 – le condotte sublacuali devono essere dismesse (?)

(Articolo Giornale di Brescia)
La relazione dei tecnici ATO ha stabilito che le condotte sublacuali sono a fine vita ma l’articolo, a differeza del titolo, fa emergere posizioni diverse.
Le due condutture parallele stanno subendo una corrosione crescente a profondità difficili da raggiungere, richiedendo monitoraggio e rimozione delle bioconcrezioni dannose. Tuttavia, tali operazioni sono costose e complesse, e la massima profondità raggiungibile è già stata superata. La vita utile certificata delle condotte è di 40 anni e sarà raggiunta fra breve. Le condotte sono sottodimensionate e la dismissione diventa necessaria. Durante l’incontro con i sindaci, è emersa la necessità di interventi e di prendere una decisione in relazione al progetto del mega depuratore. Mentre alcuni sostengono la sostituzione delle condotte (es. Cipiani sindaco di Salò), altri ritengono che possano durare ancora (es. Togni sindaco di Montichiari). La politica dovrà decidere come procedere.
Le condotte potrebbero essere sostituite (con un costo fra i 15 e i 20 milioni, tempo richiesto minimo due-tre anni); ma con la costruzione degli impianti a Gavardo e a Montichiari, che hanno un costo di 300 milioni e durata 8 anni,  non servirebbero più

15/05/2023 – Sublacuale – relazione aTO

L’indagine sullo stato della sublacuale effettuata da tecnici incaricati dall’ATO ha avuto le seguenti risultanza:

<<…. Tenuto conto che il collettore si sta comunque avvicinando progressivamente al termine della vita tecnica stimata in circa 40 anni (estendibile a 50 anni unicamente a determinate condizioni), coerentemente con il ruolo di programmazione dei Piani di manutenzione da parte del Gestore, diviene inevitabile la previsione di una dismissione delle condotte esistenti per l’approssimarsi di tale termine, anche per evitare di dover sopportare anno per anno oneri gestionali significativi per garantire la funzionalità nel tempo del sistema. Allo stato di attuazione della soluzione progettuale prevista per il nuovo collettamento dell’alto lago sponda bresciana, si sottolinea che i tempi necessari per la realizzazione degli interventi in grado di consentire la dismissione delle condotte sono stimabili in almeno 8 anni, alla luce dei ritardi nello svolgimento dell’iter progettuale ed autorizzativo…>>

05/05/2023 – lettera dei sindaci – la procedura di appalto merita chiarimenti

(Articolo PrimaBrescia)
Con oggetto “Depuratore del Garda” da 11 Comuni (Muscoline, Montichiari, Gavardo, Prevalle, Bedizzole, Bagnolo Mella, Calvagese della Riviera, Vallio Terme, Paitone, Remedello, Calvisano) e dalla Comunità Montana di Valle Sabbia è partita una lettera indirizzata al Prefetto e per conoscenza a Acque Bresciane, Ato, Presidente della Provincia, Ministero dell’Ambiente e Corte dei Conti Milano. Nella lettera si legge:

Eccellenza, è fatto notorio che le scriventi amministrazioni hanno contestato, e stando tuttora contestando, l’approvazione della realizzazione dell’opera pubblica indicata in oggetto. È altrettanto noto che la ragione dell’opposizione risiede nel fatto che il processo decisionale della localizzazione delle opere e quello pertinente alla loro progettazione e realizzazione, previo appalto pubblico, non risulta, nella nostra opinione, rispettoso delle regole procedurali vigenti. Abbiamo sottoposto le nostre deduzioni alla Giustizia amministrativa pronti, sempre, al rispetto di tutte le decisioni possibili. Questo è il presupposto indefettibile della nostra azione e questo, del pari, pretendiamo da tutti i soggetti coinvolti nelle procedure. Per questo motivo scriviamo la presente, segnalando che, anche nella procedura di appalto sono stati adottati passaggi che meritano chiarimenti. Nel verbale della riunione con l’Ufficio d’Ambito di Brescia e Acque Bresciane s.r.l., da Ella presieduto lo scorso 20 marzo 2023, è scritto che “il Commissario Straordinario chiede indicazioni sulla data in cui è prevista l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Acque Bresciane S.r.l. della documentazione di gara so-pra indicata. A tal riguardo il Direttore Generale di Acque Bresciane dà atto che è prevista una seduta del Consiglio di Amministrazione in data 30 marzo 2023”. Come noto, anche a motivo della grandissima eco mediatica, in vista di quel Consiglio di Amministrazione il Presidente della società Acque Bresciane si è dimesso”.
“A seguito di tale passo, a fronte di successive dimissioni dei consiglieri, è decaduto l’organo amministrativo della società che deve ora essere ricostituito. Ciononostante, abbiamo assistito (è sempre di pubblico dominio) ancora una volta nella vicenda, all’illegittimo stravolgimento delle procedure decisionali: addirittura un soggetto senza titolo ha tentato di convocare il Consiglio di Amministrazione prima e l’Assemblea dei soci poi, per dar corso agli adempimenti a Lei promessi il 20 marzo, vale a dire la delibera di consiglio di amministrazione sull’appalto di progettazione. La stampa riporta che Ella ha diffidato la società Acque Bresciane a dar corso agli impegni e che, successivamente allo scadere del termine di dieci giorni da Ella medesima prescritto in diffida, sia maturato l’orientamento di ritenere inutile l’approvazione degli atti da parte del decaduto Organo Amministrativo di Acque Bresciane. Quest’ultimo, come risulta dai documenti frutto delle numerose istanze di accesso che abbiamo esperito e dalle notizie – mai smentite – di pubblico dominio avrebbe, nell’opinione degli interessati all’omissione dell’adempimento consigliare, già delegato il compito ai dirigenti della società, con la conseguenza per cui una nuova delibera sarebbe inutile. Così non è. Del resto, se ciò fosse stato, Ella certamente non avrebbe chiesto, in data 20 marzo, di conoscere la data del Consiglio di Amministrazione per l’approvazione degli atti di gara. E non a caso tale sua richiesta era del tutto corretta”.
“È noto, infatti, che la società Acque Bresciane aveva approvato in precedenza una procedura ad evidenza pubblica basata su atti e su stanziamenti economici, di molto inferiori a quegli attuali. Quella procedura, però, è stata volontariamente posta nel nulla dagli enti competenti e sostituita con altro bando, pubblicato sulla GUUE a giugno 2022 che, però, prevede altro tipo di procedura di gara e, ciò che più conta, un rilevante aumento del prezzo base di offerta. Ebbene, siccome tali fondi sono pubblici, la loro erogazione deve essere decisa e supportata dalla delibera dell’Organo amministrativo la cui assunzione Ella stessa aveva auspicato a marzo. Così non è avvenuto, e questo è ostativo all’approvazione degli atti che vedono un consistente aumento dei costi. E siccome tale aumento, in virtù di mai ostese revisioni dei piani finanziari volti a dimostrare la sostenibilità economica dell’opera va ad aggiungersi a quello, ingente, dei costi complessivi che i cittadini dovrebbero sopportare, siamo a chiederLe tutti i chiarimenti del caso. L’incompletezza delle informazioni e la mancanza di chiarezza procedimentale che ridonda in uso di risorse pubbliche in costante aumento, anche a distanza di pochi mesi, come dimostra l’appalto della progettazione, ci inducono a sottoporre la questione alla Magistratura contabile, auspicandone l’intervento chiarificatore circa l’impiego, in costante aumento, delle risorse pubbliche di cui ad oggi non è nota la necessaria copertura finanziaria”.

19/4/2023 – Caso depuratore del Garda: azzerato il cda di Acque Bresciane

Acque Bresciane «evapora» (articolo di Bresciaoggi) sotto l’effetto del caso depuratore del Garda. Da martedì 18 aprile il consiglio di amministrazione dell’utility è stato azzerato. Le dimissioni dal board di Maria Teresa Vivaldini Marco Franzelli sono arrivate pochi minuti prima dell’assemblea dei soci, convocata ieri dal presidente del collegio sindacale Massimo Celestino Botti dopo che la seduta dell’11 aprile era stata annullata per un vizio di forma.
È la scossa finale del terremoto ai vertici di Acque Bresciane, dopo le dimissioni del presidente Gianluca Delbarba del 30 marzo e quelle del consigliere Antonella Montini del 6 aprile
Un risvolto scontato, ma che rimette tutto in discussione

3/4/2022 – Condotta sublacuale Ispezione nella bufera

Sono stati più veloci i tecnici della Drafinsub a monitorare tutta la condotta sublacuale da Toscolano a Torri del Benaco rispetto a una semplice mail di risposta, rimbalzata da un ufficio all’altro per 25 giorni. E arrivata a tempo ormai scaduto
Articolo del Bresciaoggi

20/12/2017 – Protocollo di intesa lago di garda e convenzione operativa

Protocollo d’Intesa finalizzato alla realizzazione delle nuove opere per il collettamento e la depurazione del Lago di Garda
TRA
IL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
LA REGIONE LOMBARDIA
LA REGIONE VENETO

Convenzione Operativa finalizzata alla realizzazione delle nuove opere per il collettamento e la depurazione del Lago di Garda

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